La riduzione precoce della glicemia a digiuno durante il trattamento con tirzepatide una volta alla settimana è predittivo nei confronti della risposta alla terapia nelle persone con diabete tipo 2 (SURPASS 1-4)
Sinossi
Questo studio ha dimostrato che durante il trattamento con tirzepatide una maggiore riduzione della glicemia a digiuno alla settimana 4 è predittiva di un migliore controllo glicemico e del peso a lungo termine nei pazienti con diabete tipo 2.
Messaggi chiave
- L’analisi mirava a valutare se l’entità della riduzione della glicemia a digiuno osservata con tirzepatide alla settimana 4 (<20 o ≥20%) è associata a variazioni dell’HbA1c e peso alla settimana 40 negli studi SURPASS1-4.
- Una maggiore riduzione della glicemia a digiuno alla settimana 4 durante il trattamento con tirzepatide è stata in grado di predire migliori risposte glicemiche e ponderali a lungo termine nei pazienti con DT2.
Background
Cosa sappiamo sull’argomento?
- Tirzepatide è un agonista del recettore del peptide-1 glucosio-dipendente (GIP) e del recettore del glucagon-like peptide-1 (GLP-1 RA) a somministrazione settimanale, approvato per il trattamento dei pazienti con diabete tipo 2 (DT2)1.
- Tirzepatide è oggetto di studio per un possibile utilizzo nella gestione cronica del peso1.
- Tirzepatide ha ottenuto maggiori riduzioni della glicemia e del peso rispetto al placebo e ai comparatori attivi negli studi di fase 3 SURPASS1.
Come è stato condotto questo studio?
- I partecipanti dello studio SURPASS 1-4 trattati con tirzepatide (5, 10, 15 mg) sono stati classificati in due gruppi con riduzione della glicemia a digiuno dal basale alla settimana 4 ≥20% o <20%.
- L HbA1c e il peso sono stati misurati al basale e alla settimana 40.
- La percentuale di partecipanti nelle due categorie che hanno raggiunto HbA1c <7% (53 mmol/mol), ≤6,5% (48 mmol/mol), <5,7% (39 mmol/mol) e calo ponderale ≥5, ≥10, ≥15%, sono stati confrontati alla settimana 40.
- Le analisi sono state corrette in base alle principali caratteristiche basali quali età, sesso, HbA1c basale, glicemia a digiuno, peso, nonché allo studio per tenere conto di eventuali squilibri nelle caratteristiche basali dovuti a sottogruppi classificati post-randomizzazione in base alle variazioni della glicemia a digiuno.
Risultati
Cosa ci dice questo studio?
- I partecipanti che alla settimana 4 hanno raggiunto una riduzione precoce della glicemia a digiuno ≥20% avevano un’età inferiore al basale e hanno ottenuto riduzioni maggiori sia dell’HbA1c che del peso alla settimana 40 rispetto a quelli con una riduzione precoce della glicemia a digiuno <20%.
- Fra i partecipanti che hanno raggiunto una riduzione precoce della glicemia a digiuno ≥20%, il 93,50, 87,10 e 41,96% hanno raggiunto rispettivamente gli obiettivi di HbA1c <7, ≤6,5 e <5,7%, obiettivi che sono stati raggiunti partecipanti che hanno raggiunto una riduzione precoce della glicemia a digiuno <20% rispettivamente nell’85,04, 74,35 e 25,21%.
Conclusioni e prospettive
Quali le implicazioni di questo studio sulla pratica clinica?
- Una maggiore riduzione della glicemia a digiuno misurata alla settimana 4 durante il trattamento con tirzepatide una volta alla settimana è predittivo di un migliore controllo glicemico e del peso a lungo termine nei pazienti con DT2.
- I pazienti con una riduzione della glicemia a digiuno <20% alla settimana 4 hanno mostrato riduzioni sostanziali dell’HbA1c e del peso alla settimana 40.
Bibliografia di riferimento
- Forzano I, Varzideh F, Avvisato R, et al. Tirzepatide: A Systematic Update. Int J Mol Sci. 2022;23(23):14631.